Data di pubblicazione: 17/08/2025
La figura del perito esplosivista: ruolo, competenze e casi applicativi
Introduzione
In un contesto normativo sempre più articolato e sensibile alla sicurezza pubblica, la figura del perito esplosivista assume un ruolo di rilevanza strategica nelle dinamiche tecniche e giuridiche connesse all’uso, alla detenzione, al trasporto e alla fabbricazione di sostanze esplosive, ivi inclusi i prodotti pirotecnici.
Il presente contributo si propone di delineare il quadro normativo di riferimento, le competenze richieste e le funzioni operative e forensi di tale figura professionale, anche attraverso la disamina di casi pratici tratti dalla giurisprudenza e dall’esperienza tecnica.
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1. Inquadramento normativo
La figura del perito esplosivista non è espressamente codificata come categoria autonoma nel nostro ordinamento, ma trova riconoscimento funzionale e professionale attraverso diversi riferimenti normativi:
• Art. 67 e 87 TULPS (R.D. 773/1931): stabiliscono l’obbligo di accertamenti tecnici e verifiche per licenze concernenti esplosivi;
• Art. 101 RETULPS (R.D. 635/1940): disciplina l’accertamento della capacità tecnica per l’abilitazione all’arte pirotecnica;
• Codice di procedura penale, art. 220 e ss.: prevede il ricorso a periti per l’espletamento di indagini tecniche, in particolare nei reati in materia di armi, esplosivi e pubblica sicurezza;
• Normativa ADR e RID: richiede valutazioni specialistiche sui requisiti di sicurezza per il trasporto di merci pericolose di Classe 1.
Il perito esplosivista può agire sia come ausiliario del giudice (CTU) sia come consulente tecnico di parte (CTP), assumendo rilevanti responsabilità nella formazione della prova tecnica.
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2. Competenze e requisiti professionali
Il perito esplosivista deve possedere un elevato livello di specializzazione tecnica che copra trasversalmente i seguenti ambiti:
• chimica degli esplosivi (composizione, reattività, potenziale detonante);
• normativa sulla pubblica sicurezza (TULPS, RETULPS, circolari ministeriali);
• sicurezza del lavoro e antinfortunistica (D.Lgs. 81/2008);
• normativa sui trasporti ADR/RID;
• tecniche forensi di ricostruzione degli eventi esplosivi;
• analisi documentale e amministrativa di licenze, autorizzazioni e sequestri.
È auspicabile che il perito sia iscritto presso l’Albo della Camera di Commercio, in una delle categorie riferibili alla chimica o alla materia esplosivistica, e che possa vantare una esperienza maturata sul campo, ad esempio in qualità di ex-artificiere, tecnico di sicurezza o professionista accreditato.
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3. Ambiti operativi
Le attività del perito esplosivista si articolano in diversi settori:
• Consulenza tecnica difensiva nei procedimenti penali (artt. 423, 435, 678, 24 L.110/75, art. 57 TULPS);
• Verifiche di conformità di depositi, impianti e spettacoli pirotecnici;
• Analisi del rispetto delle distanze di sicurezza secondo l’Allegato B RETULPS;
• Stime del rischio e ricostruzioni post-esplosione (analisi balistica, crateri, effetto onda d’urto, danni collaterali);
• Supporto tecnico per il rilascio, il rinnovo o la revoca di licenze di P.S.;
• Valutazioni ADR per trasporti interni e internazionali di materiali esplosivi.
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4. Casi applicativi (sintesi)
Caso 1 – Revoca della licenza ex art. 47 TULPS
Un pirotecnico subisce un provvedimento di revoca per presunti profili di inaffidabilità. Il perito esplosivista redige una relazione tecnica illustrando la regolarità dell’impianto, l’assenza di violazioni sostanziali e la coerenza con il profilo professionale del soggetto. La relazione viene allegata al ricorso al TAR.
Caso 2 – Sequestro di prodotti pirotecnici presso esercizio commerciale
A seguito di una perquisizione, vengono sequestrati articoli non marcati CE. Il perito analizza le categorie di rischio, individua eventuali errori di classificazione e redige una perizia volta a dimostrare la liceità del possesso o la non offensività del materiale, anche ai fini di derubricazione del reato.
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Conclusione
Il perito esplosivista rappresenta una figura chiave per il corretto bilanciamento tra esigenze di sicurezza pubblica e tutela dei diritti individuali, in particolare nel settore pirotecnico. Il suo apporto, fondato su rigore tecnico e indipendenza valutativa, risulta determinante tanto nei procedimenti giudiziari quanto nella gestione quotidiana della conformità normativa, rendendo imprescindibile il suo contributo tecnico giuridico:
• Come mediatore tra complessità scientifica e orientamento giurisprudenziale,
• Come garante dell'efficacia del contraddittorio tecnico,
• Come sostegno nelle dinamiche giudiziarie e amministrative.
L’evoluzione della normativa europea e l’aumento della complessità dei contesti d’impiego degli esplosivi rendono questa figura sempre più centrale e strategica, meritevole di valorizzazione e aggiornamento continuo.